News
Il ruolo della formazione in periodi di congiuntura complessa
Orientare gli investimenti per non compromettere la crescita futura
In base alle ultime stime di Federmacchine (la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali), nel 2024 l’industria italiana di settore ha registrato un calo generalizzato di tutti i suoi principali indicatori economici.
Il fatturato si fermerà a 52.207 milioni di euro, il 7,8% in meno rispetto al 2023. Sul risultato pesano i negativi riscontri raccolti dalle imprese sia sul mercato estero (-3,9%) che interno (-15,5%).
Il 2025 tornerà di segno positivo, anche se al momento resta difficile ipotizzare un recupero del terreno perso nel 2024 (leggi qui l’articolo Federmacchine e l’intervento del Presidente Bruno Bettelli).
In questo contesto, qual è l’orientamento delle imprese verso la formazione?
I periodi in cui il mercato rallenta rappresentano il momento migliore per investire nella crescita dei propri dipendenti. Anche se la necessità di ridurre le spese è comprensibile, è importante trovare un equilibrio tra la riduzione dei costi nell’immediato e il rischio di compromettere una crescita futura a causa dell’inadeguatezza degli investimenti a lungo termine.
Investire in formazione può dimostrarsi il miglior investimento, per almeno 5 motivi:
- compensa le perdite di competenze dovute a licenziamenti o turnover
- aumenta la motivazione e il senso di appartenenza
- aiuta a trattenere i talenti migliori
- stimola l’innovazione
- offre un vantaggio competitivo.
La formazione allena al cambiamento e crea opportunità di crescita e confronto… tutte variabili che caratterizzano anche i momenti di incertezza.
Sfoglia qui il catalogo 2025 di SBS!